Nella comunicazione, che ogni giorno noi portiamo avanti, quante volte parliamo con certezza assoluta? Quanto spesso, di fronte ad un amico in difficoltà diciamo” dai su, reagisci, non pensarci, “?

Oppure iniziamo a propinare consigli che chissà quanto spesso poi in prima persona sono stati seguiti..? E l ‘amico non si sente capito, si sente solo nel suo problema e anche un po’ stupido. Quante volte ci siamo sentiti così.. Perché tutto è relativo, ciò che è grave per te, non lo è per me e come posso capirti davvero? Allora una scappatoia c è, dice la fisica, ti domanda tu che hai il cosiddetto problema, e tu che di fronte ascolti, : perché non esci dal tuo determinismo? Che sono le condizioni che determinano quel momento? Sono condizioni, non sei tu. Non siete voi. Il determinismo si basa su certezze, questo è un albero, dico ponendomi di fronte ad esso, vero, per tutti, ma il punto è : cosa è quest’ albero per me? Un amico e ne godo l’ombra, oppure un nemico che uso con un ramo per colpire qualcuno? Prima di parlare, prova a trasformare una certezza in opportunità.

Non cercare la ragione, sii felice.